Agosto 2016

Leoni d’oro alla Carriera Mostra del Cinema di Venezia

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Sono stati attribuiti all’attore francese Jean-Paul Belmondo e al regista polacco Jerzy Skolimowski i Leoni d’oro alla carriera della 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il primo è assegnato a registi o appartenenti al mondo della realizzazione; il secondo a un attore o un’attrice ovvero a personaggi appartenenti al mondo dell’interpretazione.

Queste le motivazioni:
Jean-Paul Belmondo, “icona del cinema francese e internazionale – ha dichiarato Alberto Barbera nella motivazione – che ha saputo interpretare al meglio l’afflato di modernità tipico della Nouvelle Vague attraverso gli straniati personaggi nei film di Godard, Chabrol e Truffaut. Interprete di una straordinaria versatilità che gli ha consentito di interpretare di volta in volta ruoli drammatici, avventurosi e persino comici, e che hanno fatto di lui una star universalmente apprezzata, sia dagli autori impegnati che dal cinema di semplice intrattenimento”.

“Jerzy Skolimowski” – ha dichiarato Barbera – è tra i cineasti più rappresentativi di quel cinema moderno nato in seno alle nouvelles vague degli anni Sessanta e, insieme con Roman Polanski, il regista che ha maggiormente contribuito al rinnovamento del cinema polacco del periodo. Lo stesso Polanski (che lo volle accanto come sceneggiatore nel suo film d’esordio Il coltello nell’acqua), ebbe a predire: “Skolimowski sovrasterà la sua generazione con la testa e le spalle”.

Sonia Bergamasco è la madrina della Mostra del Cinema

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Sonia Bergamasco aprirà la 73. Mostra di Venezia nella serata di mercoledì 31 agosto 2016, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido), in occasione della cerimonia di inaugurazione, e il 10 settembre condurrà la cerimonia di chiusura, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali della 73. Mostra.

Dorian Gray. La bellezza non ha pietà una produzione Pierre Cardin

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Dorian Gray. La bellezza non ha pietà è uno spettacolo di teatro musicale ispirato al romanzo Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde: prodotta da Pierre Cardin, è la terza opera concepita, scritta e composta da Daniele Martini che sarà in scena in prima esecuzione assoluta al Teatro La Fenice il 6 e 7 agosto 2016, titolo di chiusura della rassegna Estate Fenice. La direzione artistica e le scene dello spettacolo sono firmate da Rodrigo Basilicati, la regia è di Wayne Fowkes e i costumi di Pierre Cardin. Interprete del leggendario personaggio romanzato da Wilde sarà Matteo Setti, che sarà affiancato in scena da Thibault Servière. Completano il cast artistico Daniele Falangone che cura arrangiamenti e suono, la video designer Sara Caliumi e il light designer Paolo Bonapace. Dopo una presentazione in anteprima nel contesto della Carrières del Castello De Sade a chiusura del Festival de Lacoste 2016, Dorian Gray. La bellezza non ha pietà debutta in prima esecuzione assoluta in forma integrale al Teatro La Fenice di Venezia. Lo spettacolo racconta attraverso le parole e la musica la bellezza e le ossessioni di un’icona perfettamente attuale. La narrazione prende inizio nel momento in cui Dorian ha già compiuto trentotto anni ed è ormai un uomo maturo. Anche se il suo aspetto è immutato nel tempo, la sua anima, intrappolata nel dipinto che tiene nascosto da anni, porta segni mostruosi e inconfondibili di eventi inconfessabili. Ognuno di questi segni ha una storia, un’emozione, che Dorian rivive man mano che riflette sul vissuto, a cominciare dall’incontro con la propria bellezza. In un’ora e mezzo circa, le quindici arie della partitura saranno incastonate in un flusso di recitazione e di intensi disegni di luce. L’azione scenica si svolgerà in un contesto scenografico astratto e solido, in sinergia con contributi video che trasportano l’azione scenica dalla prospettiva del protagonista a una dimensione fantastica.