Settembre 2016

Natalie Portman illumina il Lido con “Jackie”

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Diretta dal cileno Pablo Larraìn, Natalie Portman ha definito il ruolo interpretato come “il più pericoloso della mia carriera”, per il confronto con un personaggio simbolo. Chiarisce la Portman: “Avevo paura del confronto con l’originale perché non sono un’imitatrice, ma un’attrice”. Ha fatto, a detta del regista, “uno splendido lavoro di interpretazione. Non ha mai cercato di copiare fisicamente la vera Jackie, ma di restituirla attraverso la sensibilità e l’immaginazione”. L’attrice rivela che “né i documenti personali né gli scritti né gli aneddoti su Jackie sono serviti realmente per entrare nel personaggio. Jackie era così sfaccettato! Era una moglie, una moglie tradita persino. Era una madre. Era un simbolo, Era qualcuno che aveva vissuto un trauma terribile. Avevo tutte queste chiavi di accesso che potevo utilizzare”.

Venezia 73: Jean-Paul Belmondo

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Jean Paul Belmondo: il Leone d’oro alla carriera del Festival di Venezia. “Provo un sentimento di grande felicità, sono molto onorato. Ricordo di esser venuto a Venezia una volta, quando ero giovane, per girare un film, e mi aspettavo di trovarci tutta Cinecittà: e invece no. Tornai a Parigi, e dopo poco mi arrivò la telefonata di Vittorio De Sica, che mi proponeva di girare La ciociara con Sophia Loren”.

Omaggio a Marcello Mastroianni

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La Mostra del Cinema di Venezia ricorda Marcello Mastroianni, a venti anni dalla sua scomparsa, con i restauri di due film interpretati dall’attore – “Break up” di Marco Ferreri e “Oci ciornie” di Nikita Michalkov. Ma con questa mia nota vorrei ricordare invece cosa diceva Mastroianni di Marco Ferreri. “Ho fatto sei film con Marco Ferreri; qualcuno ha segnato qualcosa di importante nel cinematografo. E’ un regista che lascia spazio agli attori, non gli sta addosso. Se capisce che l’attore ha un’ideuzza carina, gliela lascia fare, lo lascia sfogare. Conservo con Marco un rapporto che va oltre la passione. Per me ha una grande qualità: parla poco. Il mio rapporto con lui è fatto di lunghissimi silenzi, assolutamente riposanti. Ma ci si intende, in questi silenzi. Mi piace la sua visione del mondo, sempre proiettata molto più avanti di quella che in genere è la distanza dal proprio naso. E’ originale. Mi piace molto anche come amico; è affettuoso”.
Ed ora il suo commento su Michalkov. “… Sono tornato in Russia in pieno disgelo Gorbaciov, per girare “Oci Ciornie” con un gran regista russo: Michalkov. Un’altra esperienza importante, che mi ha ridato una carica d’entusiasmo per il mio lavoro. Durante le riprese comunicavamo in spagnolo, una lingua che Nikita aveva imparato da una tata spagnola emigrata in Russia durante il franchismo. Ha molto talento, Michalkov, ed è pieno di inventiva, quindi simpaticamente bugiardo: mi ricorda un po’ Fellini”.

Venezia Made in Veneto e Venice Movie Stars

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C’è attesa e fermento per il consueto Cocktail party organizzato da Venezia Made in Veneto in occasione della 73ema Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. L’evento, rigorosamente su invito, è per lunedì 5 settembre, alle ore 19.30, nelle serre della C.I.G.A. Hotels, la Compagnia Italiana dei Grandi Alberghi, e vedrà la partecipazione di 200 selezionati ospiti che appartengono ai settori della cultura, cinema ed imprenditoria. Gruppo Editoriale – con Venice Movie Stars,Vodka Diamond Ice e Franciacorta Unione di passioni – presenta il nuovo numero di Venezia Made in Veneto giunto al suo sesto anno di vita. Protagonista della copertina, come di consueto, la madrina della Mostra del Cinema di Venezia, che quest’anno ha il volto di Sonia Bergamasco. Nel momento clou del cinema italiano ed internazionale la rivista ha un occhio di riguardo per la Mostra del Cinema vissuta da noti fotografi che continuano a regalarci gli scatti più belli di questo imperdibile Festival. Per la sezione dedicata al fashion si segnalano i servizi dedicati a Louis Vuitton e all’universo di Chanel. Tra art, design & culture di particolare interesse sono gli articoli che parlano del mito di Coco Chanel, Peggy Guggenheim ed il nuovo Fondaco dei Tedeschi. Attenzione viene data al mondo della nautica grazie al Venice Hospitality Challenge. Da non perdere il food & wine tra Bacari on the road ed i cocktail più cool dei divi di Hollywood ma soprattutto gli affascinanti itinerari dedicati a San Marco, Torcello e di una particolare, insolita ed inedita Venezia dall’alto.

El ciudadano ilustre di Mariano Cohn, Gastón Duprat

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Così commentano Mariano Cohn e Gastón Duprat, i registi di El ciudadano ilustre. “El Ciudadano Ilustre affronta diversi temi contemporanei. Uno di questi è il rifiuto del punto di vista esterno e critico che il protagonista, uno scrittore che ha vissuto all’estero per decenni, rappresenta per i suoi conterranei e per la loro posizione nazionalistica. Per questo scrittore cosmopolita lo stile di vita tranquillo e l’esaltazione degli usi locali propri del suo paese natale sottintendono una società che rifiuta ogni idea di progresso. A tale conflitto si aggiunge quella sorta di ferita aperta nell’orgoglio dell’Argentina, paese di grandi scrittori che però non hanno mai vinto il Premio Nobel per la letteratura. Il film salda il debito per mezzo del protagonista Mantovani, che ottiene il premio che fu per anni negato a Jorge Luis Borges”.

Hacksaw Ridge di Mel Gibson

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“Quando ho sentito la storia di Desmond Doss, il primo obiettore di coscienza a meritare la Medaglia d’Onore del Congresso, sono rimasto sbalordito dall’entità del suo sacrificio. Ecco un uomo che nel modo più puro e altruistico, ha, quasi d’istinto, messo ripetutamente a rischio la propria vita per salvare quella dei suoi fratelli. Desmond è una persona assolutamente comune che ha fatto cose straordinarie. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, quando i giovani correvano sotto le armi, Desmond si trovò di fronte a una scelta difficile: anche lui desiderava arruolarsi, ma la violenza si scontrava con i suoi ideali morali e religiosi; rifiutava, infatti, il benché minimo contatto con un’arma. Per questo rifiuto di vacillare nelle proprie convinzioni subì una dura persecuzione, per poi entrare in quell’inferno di guerra provvisto soltanto dell’arma della sua fede, ed emergerne infine come uno dei più grandi eroi di ogni tempo. In uno scenario cinematografico traboccante di “supereroi” inventati ho pensato che fosse ora di celebrarne uno vero. Andrew Garfield ha saputo incrarnare profondamente il personaggio e catturare l’essenza di Desmond Doss. Anche gli altri attori e l’intera troupe hanno dato il massimo. Sono grato a tutti per il loro contributo. È stato un privilegio e un onore raccontare questa storia”. Questo il commento di Mel Gibson che alla Mostra del Cinema di Venezia è presente con il film Fuori Concorso “Hacksaw Ridge”.