Musica

Venezia e Wagner

È in programmazione alla Casa del Cinema a San Stae, venerdì 14 e sabato 15 febbraio (ore 17.30 e 20.30) e venerdì 21 e sabato 22 febbraio (ore 17.30) il documentario “Richard Wagner. Diario veneziano della sinfonia ritrovata” di Gianni Di Capua, prodotto da Lucio Scarpa per la veneziana Kublai Film, realizzato con il sostegno del Fondo per il cinema e l’audiovisivo della Regione del Veneto e qualificato “film d’essai” dalla Commissione per la Cinematografia della Direzione Generale del Cinema del MIBAC.

Il documentario ricostruisce l’esecuzione di una sinfonia giovanile di Richard Wagner creduta smarrita, che il compositore diresse nell’intimità della propria famiglia la sera di Natale del 1882 nel Ridotto del Teatro la Fenice di Venezia. Il “Diario” offre più piani narrativi, in un costante gioco di rimandi testuali tratti dal “Bericht über die Wiederaufführung eines Jugendwerkes” (“Relazione di una Sinfonia giovanile ritrovata”, scritto da Wagner subito dopo l’esecuzione della sinfonia), dai “Tagebücher”, ossia i Diari di Cosima Wagner, e dalla testimonianza di Giuseppe Norlenghi, testimone d’eccezione dello storico allestimento del quale riferirà nel suo saggio biografico “Wagner a Venezia” scritto all’indomani della morte del grande compositore tedesco, avvenuta a Venezia, il 13 febbraio del 1883.

Il “Diario” è stato presentato in luglio al Bayreuther Festispiele e in autunno alla Library  of Congress di Washington, nella serata inaugurale delle iniziative offerte dalla prestigiosa istituzione americana alle celebrazioni del bicentenario della nascita di Verdi e di Wagner e inclusa tra le iniziative promosse dal Ministero degli Esteri per il 2013 – Anno della Cultura italiana negli stati Uniti.

Kublai Film di Venezia ha inteso cogliere nelle celebrazioni del bicentenario della nascita di Richard Wagner, l’occasione di rilevare il rapporto privilegiato creatosi tra il grande compositore tedesco e Venezia, la città che ha più amato soggiornandovi a più riprese e dove vi morirà, il 13 febbraio del 1883.  L’episodio al centro del documentario – per la prima volta portato alla luce – si svolge a Venezia nel dicembre del 1882 e ricostruisce l’esecuzione della Sinfonia in Do, un lavoro giovanile di Wagner creduto smarrito, che il compositore dirige la sera di Natale nell’intimità famigliare. Wagenr si pone alla testa di un’orchestra formata dagli insegnanti e dagli allievi del Liceo Musicale Benedetto Marcello.

Il documentario supera lo sguardo disincantato di una Venezia sopraffatta dall’Epos romantico eterna metafora del decadentismo, risolvendo nella ricerca e nel disvelamento degli indizi di una “creatività” oltre le linee del paesaggio veneziano più noto e che il cinema documentario, come la letteratura, deve poter raccontare.

Il produttore Lucio Scarpa afferma che la motivazione ultima che lo ha spinto a produrre questo documentario è che: “Venezia è una capitale culturale riconosciuta a livello mondiale, ma oggi lo è esclusivamente come vetrina. Qui si viene da tutto il mondo per ammirare le opere prodotte e raccolte nel corso dei secoli, o per importanti mostre e manifestazioni di diversissima natura. Ma da tanto, troppo, tempo manca una produzione culturale cittadina che sappia uscire dai confini.’

Più informazioni: http://wagneravenezia.it/cinema/

L’Otello nel cortile di Palazzo Ducale

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L’opera lirica torna in scena, dopo 43 anni, nel cortile di Palazzo Ducale grazie a La Fenice con un nuovo allestimento di Otello di Verdi, proposto nel bicentenario della nascita del compositore come evento del festival estivo «Lo spirito della musica di Venezia».

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L’opera è affidata al direttore Myung-Whun Chung che dirige l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice, nel cast il tenore Gregory Kunde interpreta Otello (che gli è valso in novembre il Premio Abbiati 2012), il soprano Carmela Remigio quello di Desdemona, il baritono Lucio Gallo quello di Jago. Regia di Francesco Micheli.

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Il regista Emir Kusturica realizzerà invece un film in 3D tratto dall’evento. Repliche il 14 e 17 luglio. Biglietti da 110 a 515 euro.

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Festa dell’organo Ahrend di San Salvador

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Quattro anni or sono la parrocchia di San Salvador inaugurava l’organo Ahrend, costruito in stile veneto-rinascimentale e collocato nella cassa e cantoria originali del Cinquecento. Da allora e fino ad oggi l’uso quotidiano dello strumento, ha prestato un eccellente servizio liturgico di alto valore culturale, valorizzando la letteratura organistica dei compositori veneziani dell’era rinascimentale.

Jean Jaquenod

In occasione dell’ottantesimo compleanno di Jean Jaquenod, organista titolare a San Salvador, del settantesimo di Robert Wilson Stieg, del sessantesimo di Liuwe Tamminga e del cinquantesimo di Andrea Marcon, la parrocchia di San Salvador ha proposto alla Città di Venezia La Festa dell’organo Ahrend, lunedì 20 maggio, nella splendida chiesa di San Salvador. L’iniziativa è nata in collaborazione con Fondazione Teatro La Fenice di Venezia e ha i patrocini di Comune di Venezia, Provincia di Venezia, Fondazione Studium Generale Marcianum, Fondazione Ugo e Olga Levi, Unione Cattolica Stampa Italiana Provincia di Venezia, event partner VeryVenice, media partner Federica Repetto.

Pubblico

Il convenire, attorno al collega e amico, di organisti di fama internazionale insieme a strumentisti e cantori ha dato luogo ad una sorta di eccezionale “Jam Session” di musica sacra a Venezia: un evento davvero unico nel luogo sacro più rappresentativo del Rinascimento a Venezia.

Nel corso della giornata (dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30) l’organo Ahrend a San Salvador è stato messo a disposizione di organisti, coordinati da Andrea Marcon, per lo svolgimento di concerti di musica sacra.
Hanno aderito all’iniziativa: Jean Jaquenod (organista titolare) con Roberto Spremulli (Rovigo), Lorenzo Ghielmi (Milano – Basilea), Andrea Marcon (Treviso – Basilea) con Paolo da Col & Ensemble Odhecaton, Marco Ruggeri (Cremona)
Nicolò Sari (Venezia), Luca Scandali (Perugia), Christopher Stembridge (Innsbruck), Liuwe Tamminga (Bologna).

Lorenzo Ghielmi e Andrea Marcon

La giornata si è conclusa con la messa vespertina di ringraziamento (Massimo Bisson, organista assistente). L’evento ha, tra l’altro, incluso la presentazione del primo CD registrato all’organo Ahrend da Jean Jaquenod con la partecipazione di Roberto Spremulli lo scorso gennaio.

Claudio Scimone e il progetto Mozart della Fenice

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Venerdì 26 aprile 2013, alle ore 20.00, turno S della stagione sinfonica 2012/13, con replica domenica, 28 alle 17.00 (turno U), l’Orchestra del Teatro La Fenice aprirà il Progetto Mozart dedicato alla trilogia operistica su libretto di Da Ponte e alle ultime composizioni sinfoniche viennesi, con un concerto diretto da Claudio Scimone al Teatro Malibran. In programma la Sinfonia n. 38 in re maggiore KV 504 Praga – così soprannominata in omaggio alla città boema che dopo aver acclamato Le nozze di Figaro avrebbe promosso e ospitato la creazione di Don Giovanni –, il Concerto per fagottoe orchestra in si bemolle maggiore KV 191 e, nella seconda parte, la Sinfonia n. 35 in re maggiore KV 385 Haffner, prima delle sinfonie del periodo viennese.

Per ulteriori informazioni www.teatrolafenice.org

Il Carnevale 2013 apre con la Festa Veneziana sull’Acqua

Presentata la due giorni di eventi della “Festa Veneziana sull’Acqua”, un appuntamento nel segno della tradizione che apre ufficialmente questa edizione del Carnevale.

“Una Festa Veneziana che si fonda sull’essenziale contributo dell’AEPE, che realizza i gustosi percorsi gastronomici, e naturalmente sulla vivace partecipazione del popolo della voga alla veneta, autentico spaccato della venezianità più genuina, organizzato dal Coordinamento delle Associazione Remiere di Voga alla Veneta,” ha sottolineato il Presidente di Venezia Marketing Eventi Piero Rosa Salva ricordando la volontà della direzione artistica di dare evidenza all’evento ponendolo in apertura della kermesse carnascialesca.

Il programma della due giorni di eventi della Festa Veneziana si aprirà sabato pomeriggio, alle 17, con un corteo di artisti sui trampoli che si muoverà da Campo san Geremia fino al Canale di Cannaregio. Alle 18 inizierà l’atteso spettacolo della compagnia francese ilotopie che presenta “Metamorphosis Aquaticae”, una parata acquatica, onirica e fantastica concepita in e per Venezia. Tra due rive, tra due personaggi, tra l’acqua e la notte, la compagnia ilotopie sfilerà lungo il Canale di Cannaregio, tra il Ponte dei Tre Archi e il Ponte delle Guglie, proponendo affascinanti esibizioni su macchine sceniche galleggianti. Dopo aver girato il mondo, dall’Europa, all’Asia, fino all’America del Sud, ilotopie arriva quest’anno a Venezia, con una parata acquatica tra sogno e realtà, creata ad hoc per una città unica al mondo. A seguire ci sarà il travolgente concerto dixie jazz dei Dixie Funk Parade.

Domenica grande protagonista sarà il popolo della voga alla veneta con il tradizionale corteo acqueo delle società di voga caratterizzato dalle caorline mascherate che porteranno a bordo il “bestiario veneziano”. Il Corteo si riunirà alle 11 all’altezza del campo della Salute e arriverà in Canale di Cannaregio verso le 12. Una festa all’insegna della venezianità arricchita dall’offerta gastronomica dei piatti storici della cucina lagunare negli stand allestiti dall’AEPE. Giovanni Dell’Olivo e il Collettivo Lagunaria saranno la colonna sonora della manifestazione con un programma variegato di pezzi che ripropongono in chiave di contaminazione alcune canzoni popolari veneziane.

Programma della Festa Veneziana sull’Acqua
Sabato 26 gennaio:
– ore 18.00 show MetaMorPhosiS Acquaticae della compagnia Ilotopie
– ore 19.00 Concerto dei Dixie Funk Parade
Domenica 27 gennaio:
– ore 11.00 partenza del Corteo acqueo del Coordinamento Associazioni Remiere di Voga alla Veneta
– ore 12.00 Percorsi enogastronomici della tradizione veneziana offerti dall’AEPE
– ore 13.00 Concerto dei Lagunaria

www.carnevale.venezia.it

Punta Gabbiani ospita La Traviata di Musica a Palazzo

Successo per gli artisti di “Musica a Palazzo” che l’altra sera si sono esibiti nel gremito Bar Restaurant Punta Gabbiani, gestito dall’imprenditore Luigi Cassan, che si trova nella splendida laguna di Marano, tra Venezia e Trieste, al riparo dai venti e dalle mareggiate. I musicisti e cantanti lirici hanno brillantemente messo in scena La Traviata di Giuseppe Verdi, proprio quell’opera che fu rappresentata per la prima volta al Gran Teatro La Fenice (era il 6 marzo 1853) e che l’altra sera è stata – per la prima volta – portata a Punta Gabbiani. Il primo atto si è tenuto nel meraviglioso giardino e gli spettatori si sono accorti, con stupore, di essere gli ospiti di Violetta mentre il secondo e il terzo atto si sono tenuti all’interno del Ristorante. La voce degli interpreti, così intimamente vicina al pubblico, ha fatto vibrare tutte le corde dell’anima. Scrosci di applausi per tutti gli artisti e per Cassan, ideatore dell’iniziativa. Durante l’opera sono stati serviti: cocktail di benvenuto, primo piatto, secondo piatto e dessert.