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Everest film di apertura alla Mostra del Cinema di Venezia

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Everest, un film Universal Pictures diretto da Baltasar Kormákur, è il film d’apertura, fuori Concorso, della 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (2-12 settembre 2015), diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta. Sarà proiettato in prima mondiale il 2 settembre nella Sala Grande (Palazzo del Cinema) al Lido di Venezia.

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Ispirato a fatti legati al tentativo di raggiungere la vetta della più alta montagna del mondo, Everest documenta il viaggio di due spedizioni che si imbattono in una violentissima tempesta di neve. Il coraggio degli scalatori viene messo a dura prova dalla forza della natura, che trasformerà la loro ossessione in una lotta per la sopravvivenza.

Tavernier: Leone d’oro alla Carriera

È stato attribuito al regista francese Bertrand Tavernier il Leone d’oro alla carriera della 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (2 > 12 settembre 2015).

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“Tavernier è un autore completo, istintivamente anticonformista, coraggiosamente eclettico. L’insieme dei suoi film costituisce un corpus in parte anomalo nel panorama del cinema francese degli ultimi quarant’anni. Non riconducibile alle istanze più radicali della Nouvelle Vague, nonostante le iniziali e assidue frequentazioni critiche di alcuni fra i suoi esponenti, né riduttivamente assimilabile alla Tradizione della Qualità, di cui peraltro ha mantenuto alcuni tratti distintivi sapientemente innovati: l’attenzione per la solidità narrativa, la cura nella costruzione dei personaggi, l’attitudine all’introspezione psicologica, la presenza costante di un substrato letterario. In Tavernier, l’importanza attribuita alla dimensione artigianale del mestiere si compenetra di altre due componenti: l’amore per il cinema classico americano, del quale ha assimilato la capacità di fare spettacolo senza rinunciare a una dimensione espressiva, e l’innata passione per i temi politici e sociali, che conferiscono al suo cinema caratteristiche personalissime e originali”.

Giorgio Orsoni si insedierà a Ca’ Farsetti

Il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, si insedierà a Ca’ Farsetti, giovedì 8 aprile, alle ore 11. L’insediamento sarà preceduto dalla notifica della proclamazione ufficiale della elezione, avvenuta oggi alle ore 15 e comunicata al segretario generale del Comune, Rita Carcò, dal presidente dell’Ufficio centrale, e dalla verifica straordinaria di cassa, effettuata con il segretario generale e con il ragioniere generale, Piero Dei Rossi. Il segretario generale consegnerà al sindaco la fascia tricolore con lo stemma della Repubblica italiana e lo stemma della Città di Venezia. www.comune.venezia.it

Renato Brunetta vs. Giorgio Orsoni

Ateneo Veneto organizza un faccia a faccia pre-elettorale per venerdì 19 marzo (Aula Magna, ore 18.30). A confrontarsi saranno due Soci del nostro Istituto che corrono entrambi per la poltrona di primo cittadino del Comune di Venezia, ovvero il ministro Renato Brunetta e l’avvocato Giorgio Orsoni. I due principali candidati sindaco si affronteranno in quello che per ora si configura come l’unico confronto diretto, risponderanno alle domande dei tre direttori dei giornali locali Antonello Francica (La Nuova di Venezia e Mestre), Roberto Papetti (Il Gazzettino), Ugo Savoia (Il Corriere del Veneto).

Mock funeral for Venice’s ‘death’

The coffin was carried by boat and through the streets Venetians have been taking part in a mock funeral procession to highlight the city’s dwindling population.
Organisers of Saturday’s event say the population has dipped below 60,000, with many native Venetians choosing to live in more affordable areas.
Scientists are using the event to take DNA samples from Venetians to discover more about their origins.
City officials have refuted the claims that Venice is simply a “ghost town”, filled only with tourists.
Residents carried an empty coffin in a procession of boats to the mayor’s office.
The city’s population has dropped by two-thirds since the 1950s and much of the blame has been put on tourism.
Premature
It has driven up food and property prices, forcing many people to move to the mainland.
Organiser Matteo Secchi told the BBC that Venice had changed for the worse.
“We promised two years ago when we got less than 60,000 inhabitants we would plan a funeral [for] the city because we think the city with less than 60,000 inhabitants is not a city any more, it’s more a village,” he said.
But officials say reports of the city’s death are “premature”.

DNA swabs will help scientists find out where Venetians originate from
The Venetian architect and historian, Francisco da Mosta, told the BBC that the government needed to step in to make the city habitable for its residents.
He said Venice is not being run “with intelligence or dignity”.
Although the population of Venice’s historic centre – including the piazzas and alleyways near the Grand Canal – dropped to 59,992 recently, on Thursday officials said it stood at 60,025.
Before the procession, official Mara Rumiz, who is in charge of the city’s demographics, said the numbers ignored the 120,000 who lived on Venice’s islands, such as Murano and Lido Beach, AP news agency reported.
Referring to the procession, she said: “They will have the funeral in a living village, not yet dead. And it won’t die, even if it goes to 59,999.”
She said Venice did need to do more to encourage people to live there and prevent it from solely turning into a tourist destination.
Meanwhile, scientists from the Worcester Polytechnic Institute in Massachusetts hope to take up to 5,000 DNA swabs to find out where the families of Venetian residents originally came from.

http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/8360253.stm
Page last updated at 14:27 GMT, Saturday, 14 November 2009