Works Master in Studio Art
WORKS, la mostra organizzata a conclusione del MASTER IN STUDIO ART 2011 di NEW YORK UNIVERSITY-STEINHARDT, apre giovedì 11 agosto, alle 18.30, nell’affascinante COEMETERIUM della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista (S.Polo 2457) e sarà aperta al pubblico anche venerdì 12 agosto, dalle 10 alle 17.
I dipinti, le installazioni, le fotografie e i video esposti mostrano un’ampia gamma di stili ed espressioni interpretata originalmente nelle opere realizzate a Venezia durante il Master diretto da Maurizio Pellegrin e coordinato da Elena Cimenti.
Il dialogo con gli artisti, i curatori, i critici o i rappresentanti delle istituzioni artistiche veneziane che gli studenti incontrano a Venezia offre numerosi spunti di riflessione che vengono integrati sia nei corsi di teoria e critica d’arte, tenuti da Gianni Sirch e David Darts, che nell’attività in studio, guidata da Maurizio Pellegrin con il contributo di Christiane Loehr, Andrea Contin, Angiola R. Churchill, Debra Werblud, Vincenzo Casali, Andrea Pagnes, Gerry Pryor, Dipti Desai, Shadi Harouni.
Grande entusiasmo hanno suscitato le conferenze di Roman Opalka, Philip Rylands, Lorenza Smith, Verena Stenke, Alice Weng, e l’incontro con curatori e artisti partecipanti alla 54^ Biennale di Venezia, da Dora Garcia a Tim Zulaf e Meret Hottinger, da Fiona Biggiero a Clifford Zulu.
WORKS – the final exhibition organized by the MASTER IN STUDIO ART 2011 of NEW YORK UNIVERSITY-STEINHARDT – opens on Thursday August 11th at 6:30 pm in the fascinating venue of the COEMETERIUM of the SCUOLA GRANDE di SAN GIOVANNI EVANGELISTA, in S.Polo 2457, Venice. The exhibition will be open on August 12 from 10:00 am to 5:00 pm.
Paintings, installations, videos and photography: a wide range of styles and expressions, from figuration to pure abstraction, to the use of non traditional materials, interpreted by individual talents in original artworks created in Venice during the Master directed by Maurizio Pellegrin and coordinated by Elena Cimenti.
The dialogue of the students with artists, curators, critics or representatives of Venetian institutions offers several inputs that are integrated both during the theoretical courses held by Gianni Sirch and David Darts, and in the didactic activity in the studio, lead by Maurizio Pellegrin with the contribution of Christiane Loehr, Andrea Contin, Angiola R. Churchill, Debra Werblud, Vincenzo Casali, Andrea Pagnes,Gerry Pryor, Dipti Desai, Shadi Harouni. Great enthusiasm has been created by the conferences of Roman Opalka, Philip Rylands, Lorenza Smith, Verena Stenke, Alice Weng, and the encounter with curators and artists participating in the 54^ Biennale di Venezia, like Dora Garcia, Tim Zulaf and Meret Hottinger, Fiona Biggiero and Clifford Zulu.
Piazza San Marco: Gran Galà dell’Opera
Franco Renzulli espone alla Galleria Venice Art Design
FRANCO RENZULLI
hortus conclusus
A cura di Daniella P.Bacigalupo
dal 15 al 30 luglio 2011, ore 16 – 19
Dorsoduro 57, Zattere – Venezia, Italia
Vernissage 14 luglio 2011, ore 18
presso la Galleria Venice Art Design
Dorsoduro 65/66, Zattere – Venezia, Italia
dove saranno esposte le opere grafiche dell’artista
dal 15 al 30 luglio 2011, ore 10 – 13 /16 – 19.
hortus conclusus si potrà visitare previa iscrizione in Galleria.
Studio e Galleria chiusi la domenica e il lunedì.
Per informazioni chiamare (0039) 3208288133 dopo le ore 16.
Redentore: la notte famosissima dei foghi
La Festa del Redentore è tra le festività più sentite dai veneziani, in cui convivono l’aspetto religioso e quello spettacolare, grazie al suggestivo spettacolo pirotecnico che, la notte di sabato 16 luglio farà arrivare in laguna migliaia di visitatori. Inimitabile il palcoscenico, quello del Bacino di San Marco, tra giochi di luce e riflessi a tracciare un fantastico caleidoscopio di colori che si staglia dietro le guglie, le cupole e i campanili della città.
La tradizione vuole che al tramonto le imbarcazioni, perfettamente addobbate con frasche e palloncini colorati e ben illuminate, comincino ad affluire nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca. In barca si consuma un’abbondante cena a base di piatti della tradizione veneziana in attesa dello spettacolo pirotecnico, che inizia alle ore 23.30 e dura fino a mezzanotte inoltrata.
PROGRAMMA
16 LUGLIO 2011
Il consolidato programma della manifestazione partirà alle 19:00 di sabato 16 luglio con l’apertura del ponte votivo costruito su barche che collega la fondamenta delle Zattere all’Isola della Giudecca, in prossimità della Chiesa del Redentore, edificata su progetto di Andrea Palladio come voto espresso nel 1576 dal Senato della Repubblica Serenissima per contrastare una terribile pestilenza.
Alle 23:30 il Bacino San Marco sarà illuminato a giorno dal celeberrimo spettacolo pirotecnico che come ogni anno incanterà per circa 35 minuti tutto il pubblico presente.
In attesa dei fuochi d’artificio, alle 21:30 sarà possibile assistere gratuitamente al concerto di musiche tradizionali veneziane eseguite dalla Banda Musicale di Tessera sulla Fondamenta delle Zattere, in prossimità della Chiesa dei Gesuati.
17 LUGLIO
Domenica 17 si svolgeranno le regate del Redentore, che fanno parte del calendario della stagione remiera di Voga alla Veneta: a partire dalle 16:00, giovanissimi su pupparini a due remi, alle 16:45 regata su pupparini, alle 17:30 regata su gondole. A cura dell’Assessorato al Turismo e alla Tutela delle Tradizioni del Comune di Venezia.
Alle 19:00, Santa Messa Votiva celebrata nella Chiesa del Redentore.
Per agevolare il deflusso dei visitatori da Venezia al termine della manifestazione, nella notte di sabato 17 luglio verranno predisposti i seguenti treni speciali da Venezia alle principali città del Veneto:
– Da Venezia Santa Lucia per Mestre: partenze alle ore 01:01 – 01:10 – 01:20 – 01:50 – 02:05;
– Da Venezia Santa Lucia per Padova: partenza alle ore 02:10, con fermate in tutte le stazioni eccetto Porto Marghera;
– Da Venezia Santa Lucia per Treviso: partenza alle ore 02:42, con fermate a Mestre, Mogliano Veneto, Preganziol;
– Da Venezia Santa Lucia per Vicenza: partenza alle ore 02:50, con fermate in tutte le stazioni eccetto Porto Marghera.
Inoltre, nella notte tra sabato 16 e domenica 17 luglio, il People Mover viaggerà fino alle ore 3 del mattino (con ultima partenza alle ore 2.50). Anche Actv ha potenziato per l’occasione il servizio automobilistico e modificato il servizio di navigazione.
Tutte le informazione aggiornate sul sito ufficiale della manifestazione www.redentorevenezia.it
Fabrizio Tamburini and the radio signals
Friday, June 24, 2011, Piazza San Marco, at 9 pm (GMT +1)
For the first time in human history, following Guglielmo Marconi (1895), radio waves, derived from new physical applications discovered by the Venetian astrophysicist Fabrizio Tamburini in collaboration with his Swedish colleague Bo Thidé, will be generated and transmitted from the turret of Compagnia della Vela (San Giorgio island) toward the Palazzo Ducale, where they will take aural and optical forms.
These radio signals pertain to the properties identified by Tamburini regarding the physical principle of the orbital angular momentum of light, which allows one single bandwidth to carry an extremely high number of frequencies, thereby increasing the potential for telecommunications, as well as resolution power for microscopes and telescopes. These are applications that have already been scientifically ascertained and lab-tested, which, in the near future, could represent a small leap forward in various fields (telecommunications, physics, astronomy, medicine, etc.), and for humanity as a whole.
Particular points of pride include the fact that Tamburini is Venetian and maintains residency in the municipality, and that Venice, with this public experiment propagated throughout the world and taking place in the presence of leading international scientists, some of whom are part of the Nobel Prize Committee, will again be the home and global sounding board of scientific and technological innovation.
The event, organized in collaboration with Venice Events & Marketing, is made possible by the support of the Presidency of the Council of Ministers – Ministry of Innovation Technology; the Ministry of Heritage and Culture – Superintendence for Architectural and Landscape Heritage of Venice and the Lagoon; the Veneto Region; the Province of Venice; the Venice City Council; the Marconi Foundation; and the Veneto Institute of Sciences, Humanities, and Arts. The event will also take place thanks to collaboration with the Municipality of Venice, Murano and Burano; Compagnia della Vela; the social forum Venessia.com; and the association of Venice Tour Guides.
At the press conference, the guest of honor has been be Princess Elettra Marconi.
www.venessia.com
Official youtube channel: http://www.youtube.com/user/matvenessiacom
Perle veneziane trasformate in gioielli
Inside Art Francesca Leone alla Biennale di Venezia
Inside Arte intervista Francesca Leone
I volti di Francesca Leone alla Biennale di Venezia 2011
Dal 4 giugno l’artista romana selezionata da Ennio Morricone esporrà al Padiglione Italia un dittico della serie Flussi Immobili
L’artista sarà presente alla Conferenza Stampa di presentazione del Padiglione Italia venerdì 3 Giugno alle ore 11.30.
Disponibile ad interviste.
L’artista romana Francesca Leone sarà fra i 219 artisti presenti al Padiglione Italia della 54esima Esposizione Internazionale d’arte della Biennale di Venezia 2011,che si aprirà il prossimo 4 giugno.
La grande interprete della rinata corrente figurativa esporrà un dittico monumentale ed inedito appartenente alla serie Flussi Immobili (Galleria Moncada, 2010) che, insieme all’opera Respiro/Breath (Palazzo Venezia, 2008), l’ha consacrata come una delle pittrici più interessanti del panorama contemporaneo.
L’evoluzione della sua ricerca artistica – che si distingue per l’innovativa sintesi tra occhio fotografico ed estro pittorico – muove da un momento di vita personale. Questa nuova fase di genesi creativa è contraddistinta dai volti solcati e quasi sciolti da una pioggia sottile, volti che sembrano sul punto di spirare eppure riemergono con un respiro liberatorio che si trasforma in una vero e proprio atto di sopravvivenza. Come l’artista trova nel suo sentirsi disorientata, annegata e alienata le basi per un nuovo linguaggio pittorico, così i suoi soggetti si muovono lungo la linea sottile tra vita e morte, essere e non essere. Lo scorrere dell’acqua quasi cancella i volti, purificandoli della loro apparenza, delle inibizioni e degli schemi sociali, per restituirli ad una solennità ancestrale ed eterna al tempo stesso.
L’espressività drammatica e quasi surreale dei volti di Francesca Leone trova la testimonianza felice e commossa nelle parole di Ennio Morricone che ha scelto Francesca per questa biennale, Premio Oscar alla carriera per le musiche della storia del grande cinema, membro della giuria di 150 intellettuali selezionati da Vittorio Sgarbi.
“La prima volta che ho visto i lavori di Francesca Leone ho provato una forte e straordinaria emozione. La sua arte non passa inosservata, i suoi “Volti” giganteschi che stentano a restare entro i confini della tela si impongono e catturano prepotentemente l’attenzione. I close-up così intensi mi ricordano fortemente quelli di suo padre Sergio, da cui ha ereditato la passione per l’immagine. La gestualità potente e la forza della sua pittura, non sembrano poter essere il frutto di quella esile bambina, di cui conservo la memoria. Che siano i ritratti di Gandhi, Martin Luther King, Nelson Mandela o quei volti sconosciuti a parlare per lei, la sua voce colpisce con la forza straordinaria del talento e mi
arriva come una musica, che si impone. E ascolto. Mi ascolto”
Francesca Leone
Francesca Leone nasce a Roma in una famiglia di artisti, il padre Sergio è il celeberrimo regista, autore di alcuni capolavori della cinematografia mondiale, la madre è stata la prima ballerina al Teatro dell’Opera di Roma. Dopo aver seguito il corso di scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, decide di dedicarsi interamente alla pittura. Frequenta una scuola di perfezionamento, laureandosi, sotto la guida del professore Lino Tardia alla Libera Accademia di Belle Arti della Rome University of Fine Arts. Inizia la sua attività espositiva nel 2007 partecipando alla mostra curata dal professore Claudio Strinati per l’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite ai Musei Capitolini di Roma. Segue la sua prima personale al Loggiato di San Bartolomeo di Palermo nell’aprile
2008. E’ con Bonalumi, Gallo, Guccione e Mitoraj una degli artisti invitati a realizzare un’opera per la mostra “Galilei Divin Uomo” che si svolge nel dicembre 2008 nella Basilica di Santa Maria degli Angeli di Roma su iniziativa della World Federation of Scientists. A fine 2008 Palazzo Venezia le dedica una mostra personale curata ancora una volta dal professore Claudio Strinati. Nel marzo del 2009 viene invitata dal comune di Napoli ad esporre le sue opere nel prestigioso Castel dell’Ovo.
A giugno espone il ritratto del maestro Ennio Morricone, al quale l’American Academy in Rome ha assegnato il prestigioso premio”Mc Kim 2009”. A fine giugno è invitata ad esporre una parte consistente della sua produzione pittorica nel più prestigioso Museod’arte moderna e contemporanea (MMOMA) della capitale russa, mostra, curata dal professore Maurizio Calvesi.
L’artista diventa Membro Onorario dell’Accademia Russa delle Arti la cui onorificenza le viene insignita dal Presidente dell’Accademia Zurab Tsereteli in un’apposita cerimonia nel Moscow Museum of Modern Art. Nel marzo del 2010 la galleria Valentina Moncada le dedica una personale a Roma dal titolo “Flussi Immobili.” Nello stesso mese viene invitata a partecipare alla mostra “Arte Contemporanea per il Tempio di Zeus” nella meravigliosa atmosfera della Valle dei Templi di Agrigento, insieme ad altri importanti artisti. Per i centocinquant’anni dell’Unità d’Italia le viene chiesto
di creare appositamente un’opera su Giuseppe Garibaldi. Il ritratto verrà poi esposto da settembre 2010 ad aprile 2011, nel Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo a Roma, per la mostra dal titolo “Giuseppe Garibaldi… tutt’altra Italia io sognavo.”
L’inedito ciclo di opere presentate da Francesca Leone, prende avvio dall’opera Respiro/Breath elaborata in occasione della mostra di Palazzo Venezia, che rappresenta da una parte un punto di chiusura con i ritratti precedentemente realizzati, e dall’altra denota una linea di svolta. Il soggetto, dal volto solcato da una sottile pioggia, riemerge da un profondo oscuro e il suo respiro liberatorio si trasforma in un vero e proprio atto di sopravvivenza. Quel sentirsi annegata, disorientata, alienata ha fatto si che la pittrice ponesse le basi per ricominciare con una nuova genesi artistica.
Da questo elemento biografico muove la ricerca di Flussi Immobili. Il titolo ha una doppia valenza: da una parte il flusso dell’acqua crea un passaggio, un movimento; dall’altra si assiste all’esplosione dell’io colta in un istante per essere resa eterna. Ancora una volta il linguaggio di Francesca Leone porta avanti la sua ricerca sul ritratto e si esprime in una sacralità che diventa universale e abbraccia l’uomo comune. Tutti questi volti, che affiorano dietro una pioggia di acqua e nello stesso tempo ne vengono soffocati, sono portati alla realizzazione di se stessi tramite una vera e propria purificazione che cancella l’apparenza e abilita ad un incontro con quel carattere più introspettivo e inconscio, spesso celato da inibizioni e schemi sociali. In questo modo, l’artista elimina il superfluo e coglie l’essenziale nell’anima di ogni espressione narrata, dotando questo ritratto sulla fragilità umana di una forte solennità e presenta una rassegna di inquadrature disposte nello spazio in un crescendo di emozioni. Un conflitto concettuale accentuato dalla linea che separa il confine tra l’essere e il non essere, tra l’inizio e la fine, queste immagini così intense, arginate in primissimi piani, riportano spontaneamente a un significato esistenziale antico ed eterno. Se l’acqua infatti, intesa junghianamente, è il simbolo del flusso dell’inconscio, questa rappresenta anche il risveglio in un processo che dalla morte torna alla vita.
Per Francesca Leone la fotografia è il principio per la realizzazione di un modello che rielabora e ricostruisce nel corso del procedimento pittorico. Rispetto alla produzione precedente infatti, l’artista non si serve più di immagini trovate, ma concepisce i suoi soggetti immortalandoli, assimilandoli per poi rielaborarli e renderli eterni.
L’espressività accesa solca i confini del surreale ed è sostenuta da una maturazione cromatica e un effetto plastico che rende i toni drammatici, incisi nel forte chiaroscuro che segna i volti. I colori sono fermi, vivi, luminosi e intensi. Ancora una volta l’occhio fotografico di Francesca Leone prevale e si sviluppa ulteriormente grazie al suo estro pittorico generando una sintesi acuta e profonda già nota ma altrettanto innovativa.
Come ha scritto il prof. C. Strinati “La pittrice è così radicata nel nostro tempo da restituire, nelle sue immagini, quelle tensioni, quelle ansie, e quelle speranze che ognuno di noi non può non provare nel concreto della propria esperienza. È un’arte, insomma, che parla a tutti ma nel contempo è il prodotto di una complessa elaborazione scaturita dalla onnipresente dialettica tra positivo e negativo, tra entusiasmo e frustrazione, tra conoscenza vera del mondo intorno a noi e dubbio sulle concrete possibilità di esprimerci”
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Enrico David Repertorio ornamentale
La Fondazione Bevilacqua La Masa presenta la prima mostra personale in Italia di Enrico David (Ancona, 1966), che aprirà al pubblico martedì 31 maggio, alle 18.30. L’evento espositivo ospitato nelle sale di Palazzetto Tito, a cura di Milovan Farronato, costituisce una tappa significativa in un percorso artistico compiuto prevalentemente all’estero.
Tappeti, puff, tavoli e paraventi. Modellini di interni e nuovi disegni. In Repertorio Ornamentale, i fasti e la quotidianità domestica di Palazzetto Tito, una delle sedi della Fondazione Bevilacqua La Masa, rivivono nell’immaginario di Enrico David. L’evento è realizzato con il supporto di Michael Werner Gallery, New York, di Fiorucci Art Trust e di Vhernier.
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