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Artivism: The Atrocity Prevention Pavilion

 

Auschwitz Institute for Peace and Reconciliation (AIPR) presenta Artivism: The Atrocity Prevention Pavilion, curato da Luca Berta, Francesca Giubilei e Kerry Whigham. Artivism è la prima mostra in cui arte, diritti umani e prevenzione del genocidio si intersecano. Saranno in mostra le opere di sei artisti e collettivi di attivisti provenienti da tutto il mondo: Rebin Chalak Ismael dall’Iraq, Canada’s Truth and Reconciliation Commission, Elisabeth Ida Mulyani dall’Indonesia, South African Intuthuko Embroidery Project, Argentinian Grupo de Arte Callejero (GAC) e Aida Šehović dalla Bosnia e Erzegovina. Artivism: The Atrocity Prevention Pavilion inaugura il 9 maggio 2019 a Venezia, in Italia, e proseguirà fino al 24 novembre 2019.

Info: The Auschwitz Institute for Peace and Reconciliation info@auschwitzinstitute.org www.auschwitzinstitute.org Tel. +1 (212) 575 2605 www.artivism2019.com #Artivism2019 #ArtivismPavilion #NoBystandersAtTheBiennale #rallyaroundart #anartistisanactivist #artchangesminds #artchangessociety #weareallinthis

WO/MEN in Glass

​E’ per domani, sabato 23 giugno 2018, alle ore 19.00, al Padiglione del Vetro, che si trova presso la Scuola di S. Giovanni in Bragora, il Vernissage di “WO/MEN in Glass”. Le opere delle artiste Alice Biba, Svetlana Ostapovici e Antonia Trevisan dialogheranno con gli scatti d’autore “Fotografare il Vetro – Shooting the Glass” dei fotografi: Cinzia Elena Capece, Marco Contessa, Veronica Croce, Aldo Navoni, Tommaso Pitton, Federica Repetto, Elisabetta Guerra. Nel corso dell’evento è prevista la performance musicale di Steve Litter “Art & Rock in Venice”. Special Guest: l’Artist Performer Lisette Caputo con “Arcangeli – La Genesi”. “WO/MEN in Glass” si inserisce all’interno del calendario di Art’s Connection 2018, Festival del Vetro che sostiene la rinascita del Vetro di Murano attraverso la cultura​, ideato da Lisette Caputo dell’Associazione di promozione culturale Lillyth, realizzato grazie alla collaborazione tra Comune di Venezia, Fondazione Musei Civici di Venezia, Curia di Venezia e Mibac, aziende private e da oltre 50 artisti​. Info www.artsconnection.it

REPORTING FROM THE FRONT

Venice Architecture Biennale 2016

Sarà aperta al pubblico da sabato 28 maggio a domenica 27 novembre 2016, ai Giardini e all’Arsenale, la 15. Mostra Internazionale di Architettura dal titolo REPORTING FROM THE FRONT, diretta da Alejandro Aravena e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. La vernice ha luogo nei giorni 26 e 27 maggio, la cerimonia di premiazione e di inaugurazione si svolgerà sabato 28 maggio 2016.La Mostra REPORTING FROM THE FRONT formerà un unico percorso espositivo dal Padiglione Centrale (Giardini) all’Arsenale, includendo 88 partecipanti provenienti da 37 paesi.

Courtesy: La Biennale di Venezia
Photo by: Italo Rondinella

Sigifrido di Canossa & The Sky Over Nine Column

Domenica 23 novembre 2014 è calato il sipario su The Sky Over Nine Columns, imponente installazione di Heinz Mack, che ha offerto a Venezia una nuova prospettiva di luce e di bellezza che ha riscosso un incredibile successo di critica e di pubblico in tutto il mondo. Il marchese Sigifredo di Canossa, filantropo ed appassionato di arte moderna e contemporanea, è riuscito a realizzare il sogno di Heinz Mack portando a Venezia la più ingegnosa delle opere dell’artista tedesco.

The Sky Over Nine Columns opera curata dallo storico dell’arte Robert Fleck, e realizzata in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini, è una riflessione sui concetti di chiarezza, potere e magnificenza. In concomitanza con la Biennale di Architettura, nove colonne simmetriche – alte più di sette metri e ornate da mosaici dorati – sono state erette dal 3 giugno sino al 23 novembre sul piazzale dell’Isola di San Giorgio Maggiore a sostegno ideale del cielo sovrastante. Una sensazionale scultura di luce, che con le sue 850.000 tessere crea una performance di rifrazioni, regalando una fonte di meraviglia ampiamente visibile, al già ricco paesaggio veneziano.

Heinz Mack ha lavorato per sessant’anni come pittore e scultore. Nel 1958, ha co-fondato il gruppo ZERO, poi evolutosi nel movimento internazionale ZERO cui parteciparono anche Yves Klein, Lucio Fontana e Piero Manzoni. Nel 1970 Mack ha rappresentato la Germania alla 35ª Biennale dell’Arte di Venezia. Fin dai primi anni cinquanta ha sviluppato per la sua arte di luce e di colore un linguaggio genuino ed è un esponente di spicco dell’arte cinetica. Per affascinare ancor più gli spettatori, le sue opere preferiscono il sole e uno spazio pubblico.

La installazione The Sky Over Nine Columns è prodotta da Heinz Mack, dalla Galleria Beck & Eggeling International Fine Art (Düsseldorf) e  da Sigifredo di Canossa, in proficua collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini e con il sostegno di Trend (Vicenza) e Premier Composite Technologies (Dubai).

 

Venezia: ETHIOPIA Spiritual Imprints

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E’ stata inaugurata l’altro giorno presso l’Abbazia di San Giorgio Maggiore, nello spazio dell’Officina dell’Arte Spirituale, la mostra fotografica ETHIOPIA, Spiritual Imprints dell’artista greca Lizy Manola. La esibizione, ospitata e promossa dalla Benedicti Claustra, ramo onlus della comunità benedettina, si compone di 69 immagini a colori che ritraggono luoghi, persone e oggetti del sacro realizzate dalla fotografa a seguito di frequenti viaggi in Etiopia. Come racconta la stessa Lizy Manola: “le mie immagini tentano di salvaguardare e preservare il sentimento del sacro di un popolo, di una gente…la loro fede, il loro infinito rispetto per ciò che è sacro, la loro gentilezza d’animo”. Alla mostra fa seguito il volume “Ethiopian Highlands”, prodotto dalla raffinata casa editrice Assouline che raccoglie le foto in esposizione e molte altre. La mostra rimarrà aperta al pubblico, con ingresso gratuito, fino al 20 ottobre 2014 tutti i giorni dalle h.10 alle h.18 escluso il martedì.

 

Francesco Guardi al Museo Correr

In occasione del terzo centenario della nascita di Francesco Guardi (1712 – 2012), la Fondazione Musei Civici di Venezia dedica un’ampia retrospettiva che testimonia – con una ricchezza di prestiti mai vista in precedenza e con opere in alcuni casi per la prima volta esposte insieme – la lunga e complessa parabola artistica di uno degli ultimi grandi maestri della pittura veneta. A cura di Alberto Craievich e Filippo Pedrocco, con la direzione scientifica di Gabriella Belli, la mostra – posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana – è allestita nelle sale espositive al secondo piano del Museo Correr dal 29 settembre 2012 al 6 gennaio 2013 e si suddivide in cinque sezioni che ripercorrono l’evoluzione del percorso artistico di Guardi e allo stesso tempo documentano i diversi generi in cui il grande artista si è cimentato.