#VENEZIA

Venezia, 10 voci per Raccontare Venezia

Venezia è fonte di ispirazione per gli scrittori che fanno parte del progetto “Raccontare Venezia”. Tutto ha inizio nel lontano 2001. Un gruppo di under 30, coordinati da Marco Piamonte e Riccardo Petito, racconta, con i propri scritti Venezia. Una città che affoga nell’acqua alta e realtà colorata del Carnevale. Un “museo” che congela sensazioni, ricordi e memorie nella sua bellezza immutabile. E, cela tra le sue calli enigmi, sogni e incubi e che spinge chi ci vive, ci studia o ci lavora ad adattarsi al suo misterioso “respiro”.

Un’esperienza che prosegue nel 2016 con “Raccontare Venezia 2” e nel 2018 con “Venezia Futura”. Siamo orgogliosi di anticipare l’uscita di “Raccontare Venezia 4“, a cura di Marco Piamonte, e resa possibile grazie alla casa editrice Supernova nella persona di Giovanni Di Stefano. L’uscita del libro, come ci ha anticipato Marco Piamonte, durante un incontro di lavoro all’Antica Besseta, è stato programato con le “strenne natalizie”. “Raccontare Venezia 4” raccoglie i racconti che abbiamo scritto durante il lockdown.

Dalla chiacchierata con un avvocato all’incontro con gli ufo. Una quarantena esilarante quanto allucinata. Le vicende di Vladimiro, lavoratore al Porto di Venezia. L’avventura di una coppia di amanti nel cuore di Venezia. Riuscirà Nova a partecipare alla seduta terapeutica? Come apparirà Venezia vista attraverso il filtro di una reflex? Le indagini del Commissario Berti giungono a conclusione. Le avventure di Hamid e Sanjida. Un’intervista immaginaria. Ecco chi siamo: Sebastiano Beraldo, Lorenzo Cavalli, Cristiano Chiusso, Andrea Curcione, Beatrice Garbizza, Ivo Lombardo, Laura Massera, Federica RepettoMonia Rota (Olympia Fox), Gian Sarto. La foto di copertina è di Giovanni Porpora. Le illustrazioni che cadenzano i racconti sono di Renzo Brugin. L’editing è a cura di Riccardo Dusi.

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Venice People B/N Portraits Project

photo courtesy Matteo Bertolin

VENICE PEOPLE B/N Portraits Project by Federica Repetto, selezione di ritratti fotografici in bianco e nero, è ospitata fino al 6 gennaio 2020 al Danieli Bistro dell’Hotel Danieli, A Luxury Collection Hotel, Venice che domina la città dall’ultimo piano di Palazzo Dandolo tra storia, arte, cultura e cucina.

L’arte del ritratto fotografico incontra l’arte della cucina veneziana. Se un insieme di sguardi attenti coglie la quotidianità della città in un modo personale, ironico e qualche volta romantico sarà l’estro creativo dell’Executive Chef Alberto Fol dell’Hotel Danieli a conquistare il gusto con la realizzazione di uno speciale cicchetto veneziano ispirato a Venice People e che sarà in menu per tutta la durata della mostra. Danieli Bistro, ospita i 17 ritratti in bianco e nero di giornalisti, PR, fotografi, designer, stilisti, organizzatori di eventi uniti dal legame con Venezia e ritratti in spazi aperti, nelle calli e nei campi della città.

«È nato tutto per gioco e deve rimare tale – spiega Federica Repetto – questa volta ho fotografato, invece di scrivere, per lasciare la possibilità a chi ho ritratto di esprimersi con lo sguardo». Ecco i nomi delle persone fotografate: Marco Baù, Meron Belay, Matteo Bertolin, Alessandro Bressanello, Monica Broggio, Sabrina Franceschini, Emanuele Maraga, Elena Magro, Cristina Ignomeriello, Valeria Presotto, Eva Reidt, Matteo Secchi, Benedetta Setti, Manuel Silvestri, Angelo Vignola, Chiara Visconti, Diego Vianello.

La mostra arricchirà l’esperienza culinaria degli ospiti che ceneranno presso il Danieli Bistro dell’Hotel Danieli, A Luxury Collection Hotel, Venice, aperto da martedì a sabato, dalle ore 18:30 alle ore 23:30. Un ringraziamento speciale a Hotel Danieli, a Luxury Collection Hotel, Venice, Gianrico Esposito, Silver Carpanese, Cyndy Cruikshank, Eva Reidt e al magazine Venezia Made in Veneto.

Venice People B/N Portraits Project

«Un personale omaggio agli amici e a Venezia la città dove vivo e che amo».

Con queste parole Federica Repetto, giornalista professionista freelance, descrive “VENICE PEOPLE B/N Portraits Project by Federica Repetto”, il progetto sarà presentato sabato 18 maggio 2019, alle ore 18.00, alla Scuola
dei Laneri
 (Salizada S. Pantalon, 131/A) a Venezia.

In mostra  17 ritratti in bianco e nero di giornalisti, comunicatori, fotografi, designer, stilisti, organizzatori di eventi uniti dal legame con Venezia e ritratti in spazi aperti, nelle calli e nei campi della città. «È nato tutto per gioco e deve rimare tale – spiega – Questa volta ho fotografato, invece di scrivere, per dare la possibilità, a chi ho ritratto, di raccontarsi tramite lo sguardo». Ecco i nomi delle persone fotografate: Marco Baù, Meron Belay, Matteo Bertolin (fotografo), Alessandro Bressanello, Monica Broggio, Sabrina Franceschini (giornalista), Emanuele Maraga, Elena Magro (giornalista), Cristina Ignomeriello, Valeria Presotto, Eva Reidt (Communication Manager), Matteo Secchi, Benedetta Setti, Manuel Silvestri (fotografo), Angelo Vignola, Chiara Visconti, Diego Vianello.

Dal giornalismo alla fotografia com’è avvenuto questo passaggio? «La fotografia mi è sempre piaciuta sin da quando ero piccola, ma essendo persona estremamente riservata sono sempre stata diffidente a mostrare i miei scatti. Solo di recente e con l’avvento dei social media, ho iniziato a pubblicare qualche immagine». Anche perché, secondo la giornalista «il mondo dei media sta cambiando e l’immagine sta prendendo il sopravvento sulla parola: uno scatto
può dire tantissimo e vale più di mille parole scritte
».

Un passione quella di Federica per la fotografia che è cresciuta con l’impegno e la dedizione verso il mestiere di giornalista: «Sin da quando mi sono avvicinata al giornalismo – spiega – ho sempre avuto la possibilità di intervistare personaggi del mondo dello spettacolo, dell’arte, della moda e dell’imprenditoria legati anche al nostro territorio. Alcune volte ho scattato qualche foto e raramente le ho voluto pubblicare. In questi ultimi 20 giorni ho pensato di creare invece un progetto completamente innovativo ed una serie di coincidenze mi hanno permesso di realizzare Venice People B/N Portraits Project». 

La mostra rimarrà aperta al pubblico, tutti i giorni, fino al 31 maggio 2019 con il seguente orario dalle 10.30 alle 12.30, dalle 15.00 alle 18.00. L’ingresso è libero. 

Un ringraziamento speciale alla Parrocchia di S. Nicola da Tolentino, Giuliano Zanchi e al magazine Venezia Made in Veneto. Hanno collaborato al Francesco Vitturi (Technifoto), Micaela Scapin (M: Comunicazione).

Ufficio Stampa & PR – M: Comunicazione
Micaela Scapin Cell. 3384293592, info@micaelascapin.it, www.micaelascapin.it

7 Golden Globes a La La Land

Credits La Biennale

La La Land di Damien Chazelle, film d’apertura in prima mondiale della Mostra del Cinema di Venezia 2016, dove Emma Stone è stata premiata con la Coppa Volpi, ha vinto stanotte a Los Angeles 7 Golden Globes, fra cui tutte le categorie principali (miglior film musical o commedia, miglior regista, miglior sceneggiatura, migliori interpreti per musical o commedia). Questo risultato conferma il ruolo conquistato negli ultimi anni con paziente e costante lavoro dalla Mostra di Venezia organizzata dalla Biennale, diventata sempre più punto di riferimento delle produzioni di qualità di tutto il mondo, in particolare delle produzioni di qualità del cinema americano, che anche questa volta tra tanti festival ha accolto l’invito di Venezia per il primo lancio mondiale dei suoi film. Credits La Biennale.

Esce in libreria Raccontare Venezia 2

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Presentazione al pubblico

Raccontare Venezia 2

A cura di Marco Piamonte – Supernova Edizioni

Sabato 17 dicembre 2016, ore 16.30 – Serra dei Giardini – Venezia

Dopo Raccontare Venezia 1 ecco Raccontare Venezia 2 una collettanea di racconti scritti da giovani Autori e aventi come oggetto Venezia. I lettori possono divertirsi a girare la città trovando i luoghi narrati nella prosa della raccolta. Gli autori sono Lorenzo Cavalli, Cristiano Chiusso, Andrea Curcione, Riccardo Dusi, Ivo Lombardo, Laura Massera, Giovanni Porpora, Roberto Ranieri, Federica Repetto, Simone Sambo, Irene Sollazzo, Serena Valentini. Curatore Marco Piamonte

Marco Piamonte: “Il racconto di Lorenzo Cavalli lo trovo particolare. Mi piace il suo uso delle immagini. Quando si siede sulla sabbia si assiste ad un cambio di tempo che apre i confini dell’onirico. Simone Sambo è tra i più aderenti allo spirito della raccolta. Il suo Aldo è venezianissimo. Laura Massera fa un giusto ritratto di Venezia.  Federica Repetto è precisa nelle varie citazioni e tratteggia Venezia in modo diretto. Andrea Curcione nel momento culminante del suo racconto è di una maestria disarmante. Irene Sollazzo affronta una Venezia non sempre descritta perché periferica. Giovanni Porpora tratteggia un universo di sentimenti nel cielo rosso sopra Venezia e la resa del dialogo sulla panchina è impagabile.   Cristiano Chiusso ci porta un po’ altrove, è Venezia all’ennesima. Riccardo Dusi offre gustosi siparietti ed indica una Venezia futuribile non augurabile. Ivo Lombardo è il più attuale di tutti. Roberto Ranieri, rocambolesco, uso dei tempi volutamente sfasati, ma tra il macello che accade e la caparbietà dell’anziano proiezionista, siamo a Venezia. Serena Valentini, divertente la vicenda dei topi e mitico il ritratto di Toffolo. Questi ed altri i motivi che mi han convinto a far pubblicare Raccontare Venezia 2”. 

Marco Piamonte, veneziano, nato nel 1969. Ha gestito in passato la libreria La Ginestra. Autore di vari libri di poesia: “Immagini (1979-1996)”, Supernova, 1999; “Note di sguardi”, Supernova, 2004; “Poesie in tavola”, Filippi Editore, 2011; “L’Albero Bianco”, Supernova, 2016; “Dolci diVersi”, Supernova, 2016.

 

Natalie Portman illumina il Lido con “Jackie”

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Diretta dal cileno Pablo Larraìn, Natalie Portman ha definito il ruolo interpretato come “il più pericoloso della mia carriera”, per il confronto con un personaggio simbolo. Chiarisce la Portman: “Avevo paura del confronto con l’originale perché non sono un’imitatrice, ma un’attrice”. Ha fatto, a detta del regista, “uno splendido lavoro di interpretazione. Non ha mai cercato di copiare fisicamente la vera Jackie, ma di restituirla attraverso la sensibilità e l’immaginazione”. L’attrice rivela che “né i documenti personali né gli scritti né gli aneddoti su Jackie sono serviti realmente per entrare nel personaggio. Jackie era così sfaccettato! Era una moglie, una moglie tradita persino. Era una madre. Era un simbolo, Era qualcuno che aveva vissuto un trauma terribile. Avevo tutte queste chiavi di accesso che potevo utilizzare”.

Omaggio a Marcello Mastroianni

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La Mostra del Cinema di Venezia ricorda Marcello Mastroianni, a venti anni dalla sua scomparsa, con i restauri di due film interpretati dall’attore – “Break up” di Marco Ferreri e “Oci ciornie” di Nikita Michalkov. Ma con questa mia nota vorrei ricordare invece cosa diceva Mastroianni di Marco Ferreri. “Ho fatto sei film con Marco Ferreri; qualcuno ha segnato qualcosa di importante nel cinematografo. E’ un regista che lascia spazio agli attori, non gli sta addosso. Se capisce che l’attore ha un’ideuzza carina, gliela lascia fare, lo lascia sfogare. Conservo con Marco un rapporto che va oltre la passione. Per me ha una grande qualità: parla poco. Il mio rapporto con lui è fatto di lunghissimi silenzi, assolutamente riposanti. Ma ci si intende, in questi silenzi. Mi piace la sua visione del mondo, sempre proiettata molto più avanti di quella che in genere è la distanza dal proprio naso. E’ originale. Mi piace molto anche come amico; è affettuoso”.
Ed ora il suo commento su Michalkov. “… Sono tornato in Russia in pieno disgelo Gorbaciov, per girare “Oci Ciornie” con un gran regista russo: Michalkov. Un’altra esperienza importante, che mi ha ridato una carica d’entusiasmo per il mio lavoro. Durante le riprese comunicavamo in spagnolo, una lingua che Nikita aveva imparato da una tata spagnola emigrata in Russia durante il franchismo. Ha molto talento, Michalkov, ed è pieno di inventiva, quindi simpaticamente bugiardo: mi ricorda un po’ Fellini”.

White Party in Venice

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“White Party”: straordinario successo per la grande festa in bianco organizzata da Splendid Venice. La serata, alla sua quarta edizione, si è tenuta tra il campiello e la famosa altana che sa regalare forti emozioni grazie allo straordinario affaccio sui tetti della città. Questi sono solo alcuni degli ingredienti che hanno reso magica l’atmosfera: le bollicine italiane, il finger food buffet proposto dallo Chef Massimo Ceccarelli, la musica del DJ Nicola Agostinelli ma soprattutto gli oltre 200 ospiti rigorosamente in white colour con cappello Panama. A fare gli onori di casa è stato Salvatore Pisani (direttore Splendid Venice) affiancato da Matteo Parigi Bini ed Alex Vittorio Lana di “Venezia Made in Veneto” (Gruppo Editoriale). Tante le personalità di spicco presenti: artisti, imprenditori, industriali e la Venezia bene.

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La serata è stata inoltre un’importante occasione per presentare il ventesimo numero di “Venezia Made in Veneto”, rivista diventata ormai un punto di riferimento per i veneziani e per chi desidera visitare la città che come Cover Story presenta Kristen Stewart.

REPORTING FROM THE FRONT

Venice Architecture Biennale 2016

Sarà aperta al pubblico da sabato 28 maggio a domenica 27 novembre 2016, ai Giardini e all’Arsenale, la 15. Mostra Internazionale di Architettura dal titolo REPORTING FROM THE FRONT, diretta da Alejandro Aravena e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. La vernice ha luogo nei giorni 26 e 27 maggio, la cerimonia di premiazione e di inaugurazione si svolgerà sabato 28 maggio 2016.La Mostra REPORTING FROM THE FRONT formerà un unico percorso espositivo dal Padiglione Centrale (Giardini) all’Arsenale, includendo 88 partecipanti provenienti da 37 paesi.

Courtesy: La Biennale di Venezia
Photo by: Italo Rondinella

Saturnino: il volo dell’Aquila

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Al rintocco delle 12 Saturnino Celani, uno dei più famosi bassisti italiani, si è librato sulla Piazza San Marco vestito del coloratissimo abito disegnato e realizzato dall’Atelier Pietro Longhi di Francesco Briggi. Un costume di grande impatto visivo che ha fatto dimenticare il grigiore del cielo e che ha dato vivacità ad un Volo dell’Aquila reso unico dalla performance musicale live, primizia assoluta dei voli carnascialeschi veneziani.

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